Estratto dal blog di Nillc
Heath Ledger è stato trovato morto oggi in un appartamento di Broome Street a Shoho, New York City. L'attore, ventottenne, è stato trovato dalla sua domestica e da una massaggiatrice con la quale aveva un appuntamento. Ledger era steso riverso sul letto, nudo e immobile. Pochi minuti dopo le autorità ne hanno accertato il decesso. La stanza era piena di calmanti, non è chiaro quindi se la morte sia stata accidentale o volontaria, anche se il fatto che avesse un impegno poco dopo scongiurerebbe l'ipotesi di suicidio.
Questa è la notizia che, volenti o nolenti, siamo costretti a sentire oggi. Una notizia che sconvolge tutti, anche chi come me non ha una grande conoscenza di quest'attore.
Diamine, aveva solo poco più di 28 anni, e una delle carriere più promettenti dell'Hollywood attuale. E, dal poco che ho visto di lui, anche quel tantinello in più che lo sollevava dalla massa, che gli conferiva un pizzico di eccellenza che ad altri attori o presunti tali manca. Mi piaceva, caspita, e non solo fisicamente.
Eppure, dopo quasi 110 anni di storia del cinema, dopo i vari James Dean, Marylin Monroe, Brandon Lee e company, questa notizia lascia tristi, choccati magari... ma non sorpresi.
E' un copione già recitato, una canzone che abbiamo già sentito, e lo si vede già dallo stralcio dell'Ansa che ho postato a inizio argomento: il povero Heath non è nemmeno morto che già si sprecano le speculazioni sulla sua morte. E' stato un suicidio, no, un incidente, no, un omicidio. Domani si leggerà che è stato ucciso da Hollywood, no, che il suo ultimo film (era Joker nel nuovo Batman) era "maledetto", no, che la sua morte è stata una mossa strategica per far alzare la sua quotazione in borsa.
Tra qualche mese, agli Academy Awards, verrà ricordato tra gli altri grandi che ci hanno lasciato in quest'anno, probabilmente avrà la parte da star, con tanto di lacrime di Halle Berry e di discorso commosso di Jake Gyllenhaal.
E poi, molto più celermente di quanto accaduto con i Grandi che ho elencato prima, il suo nome verrà gettato nel dimenticatoio, finchè tra una decina d'anni la sua faccia non campeggerà sul Times che lo annovererà tra i miti dei nostri tempi, dando inizio ad uno smercio di magliette col suo volto impresso e di cofanetti DVD con tutti i suoi film.
E Heath Ledger, come quelli che sono venuti prima di lui, come qualsiasi altra persona, divo di Hollywood o meno, non meriterebbe NESSUNA di queste cose.
Perchè prima di essere un divo lui era un uomo, un giovane uomo la cui vita era appena agli albori... un uomo la cui vita, a prescindere dal perchè, è stata spezzata d'improvviso e definitivamente, nel modo più oscuro e triste pensabile. Un modo che lo abbassa dal piedistallo dove era stato posto per farlo risultare molto più simile ai tanti, troppi giovani di cui i media si stancano di parlare. Un modo che lo rende specchio "eccellente" del disagio, dell'incertezza in cui vive la sua generazione di cui faccio parte anch'io e molti di voi, miei lettori: abbiamo tutto il possibile, ma sembriamo desiderare l'impossibile.
Che la morte di questo giovane sia da monito a tutti.
Heath Ledger è stato trovato morto oggi in un appartamento di Broome Street a Shoho, New York City. L'attore, ventottenne, è stato trovato dalla sua domestica e da una massaggiatrice con la quale aveva un appuntamento. Ledger era steso riverso sul letto, nudo e immobile. Pochi minuti dopo le autorità ne hanno accertato il decesso. La stanza era piena di calmanti, non è chiaro quindi se la morte sia stata accidentale o volontaria, anche se il fatto che avesse un impegno poco dopo scongiurerebbe l'ipotesi di suicidio.
Questa è la notizia che, volenti o nolenti, siamo costretti a sentire oggi. Una notizia che sconvolge tutti, anche chi come me non ha una grande conoscenza di quest'attore.
Diamine, aveva solo poco più di 28 anni, e una delle carriere più promettenti dell'Hollywood attuale. E, dal poco che ho visto di lui, anche quel tantinello in più che lo sollevava dalla massa, che gli conferiva un pizzico di eccellenza che ad altri attori o presunti tali manca. Mi piaceva, caspita, e non solo fisicamente.
Eppure, dopo quasi 110 anni di storia del cinema, dopo i vari James Dean, Marylin Monroe, Brandon Lee e company, questa notizia lascia tristi, choccati magari... ma non sorpresi.
E' un copione già recitato, una canzone che abbiamo già sentito, e lo si vede già dallo stralcio dell'Ansa che ho postato a inizio argomento: il povero Heath non è nemmeno morto che già si sprecano le speculazioni sulla sua morte. E' stato un suicidio, no, un incidente, no, un omicidio. Domani si leggerà che è stato ucciso da Hollywood, no, che il suo ultimo film (era Joker nel nuovo Batman) era "maledetto", no, che la sua morte è stata una mossa strategica per far alzare la sua quotazione in borsa.
Tra qualche mese, agli Academy Awards, verrà ricordato tra gli altri grandi che ci hanno lasciato in quest'anno, probabilmente avrà la parte da star, con tanto di lacrime di Halle Berry e di discorso commosso di Jake Gyllenhaal.
E poi, molto più celermente di quanto accaduto con i Grandi che ho elencato prima, il suo nome verrà gettato nel dimenticatoio, finchè tra una decina d'anni la sua faccia non campeggerà sul Times che lo annovererà tra i miti dei nostri tempi, dando inizio ad uno smercio di magliette col suo volto impresso e di cofanetti DVD con tutti i suoi film.
E Heath Ledger, come quelli che sono venuti prima di lui, come qualsiasi altra persona, divo di Hollywood o meno, non meriterebbe NESSUNA di queste cose.
Perchè prima di essere un divo lui era un uomo, un giovane uomo la cui vita era appena agli albori... un uomo la cui vita, a prescindere dal perchè, è stata spezzata d'improvviso e definitivamente, nel modo più oscuro e triste pensabile. Un modo che lo abbassa dal piedistallo dove era stato posto per farlo risultare molto più simile ai tanti, troppi giovani di cui i media si stancano di parlare. Un modo che lo rende specchio "eccellente" del disagio, dell'incertezza in cui vive la sua generazione di cui faccio parte anch'io e molti di voi, miei lettori: abbiamo tutto il possibile, ma sembriamo desiderare l'impossibile.
Che la morte di questo giovane sia da monito a tutti.