Da Marco90ny Mer Mar 03, 2010 3:40 am
Io penso che le chiavi per rinnovare (cioè riportare alle origini) la formula, siano: Ore di esplorazione di ambienti, scervellandosi per trovare meccanismi nascostissimi per uscirne fuori; ambienti non lineari: lo scopo non dovrebbe essere andare avanti, ma districarsi in un labirinto con molteplici possibilità di azione, un ambiente vivente e non di sola scenografia, capace in qualsiasi momento di creare straneamento nel giocatore e metterlo frequentemente in crisi; ogni salto di Lara è un'impresa ardua, ogni sporgenza lontana è un obiettivo apparentemente irragiungibile (non siamo mica in un platform). Chiavi e puzzle sono accuratamente occultati in angoli oscuri e impensabili, spesso trovare un oggetto significherà doverlo usare solo molto tempo dopo per risolvere un enigma nel modo più impensabile. Ogni nuova arma è UNA SCOPERTA. Ogni nemico che sbuca all'improvviso è UNA SFIDA, ed è qualcosa di pazzesco perchè spezza l'effetto di assoluta SOLITUDINE che l'ambiente riesce a creare per periodi interminabili. La musica vive e respira con Lara e con gli scenari, anzi è la discreta base musicale della lunga partita a scacchi tra Lara, sola col suo "inventario", e l'ambiente stesso, il vero diabolico avversario. Partita ricca di silenzi in tensione, echi lontani e vibranti. L'inventario stesso deve essere il centro dell'avventura, VIVERE l'inventario significa passarci un tempo considerevole per organizzare le munizioni, scegliere con estrema cura l'arma più appropriata (io rimetterei il lanciarazzi e aggiungerei un bel lanciafiamme) alla situazione, contare quanti medikit sono rimasti, combinare gli oggetti, ma anche solo esaminarli, per capire in quale modo, tra i tantissimi possibili, essi debbano essere usati.
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